autobiografia

L' interiorità maschile

Inviato da matteo il 26 Novembre 2012 - 10:07am
le solitudini degli uomini
Duccio Demetrio
Editore
Raffaello Cortina
Luogo
Milano
Data pubblicazione

“Lo sguardo è il mio”. Con questa bella frase inizia l’ultimo libro di Duccio Demetrio, L’interiorità maschile – le solitudini degli uomini (Raffaello Cortina Editore). Lo sguardo è preoccupato e descrive in prima persona alcune scene emblematiche: a partire dalla sua esperienza di relatore a congressi, dibattiti, di animatore di situazioni di apprendimento riflessivo, Demetrio racconta di come debba constatare la scarsa presenza maschile a questo tipo di proposte. 
Dove sono gli uomini?

Raccontarsi in "terza età"

Inviato da matteo il 6 Novembre 2012 - 10:35am
L'autobiografia come itinerario formativo per la persona anziana
Romina Montagnani
Editore
Università degli Studi di Firenze, Facoltà di Scienze della Formazione
Luogo
Firenze
Data pubblicazione
Edizione
Tesi di Laurea

Tesi di laurea di Romina Montagnani sulle attività a carattere autobiografico in casa di riposo.

Indice della pubblicazione

Il mestiere di vivere

Inviato da matteo il 27 Febbraio 2012 - 4:45pm
Cesare Pavese
Editore
Einaudi
Luogo
Torino
Data pubblicazione
Edizione
Tascabili

Iniziato il 6 ottobre 1935 durante i giorni del confino politico, "Il mestiere di vivere" accompagna Cesare Pavese fino al 18 agosto 1950, nove giorni prima della sua morte, e diventa a poco a poco il luogo cui affidare i pensieri sul proprio mondo di scrittore e di uomo e, soprattutto, le confessioni ultime su quei drammi intimi che laceravano la sua esistenza.

Maledetta guerra

Inviato da massimo il 24 Gennaio 2011 - 4:32pm
Diario di un contadino al fronte (10 febbraio 1917-5 luglio 1918); a cura di Cristina Chierchini; prefazione di Antonio Gibelli
Giuseppe Manetti
Editore
Pagnini editore
Luogo
Firenze
Data pubblicazione

Un contadino toscano è richiamato sotto le armi a trentadue anni durante la Grande Guerra. Costretto a lasciare i numerosi fratelli, il suo lavoro e la moglie incinta, da autodidatta, affida a due piccoli quaderni la testimonianza di sedici mesi, dal 1917 al 1918, prima di addestramento a Modena, poi di guerra, ma soprattutto di grande nostalgia per la moglie e di tenerezza per la figlia che non ha visto nascere.