Gino Bonicoli
Storia della morte di un mezzadro cascianese, Gino Bonicoli, il 1 giugno 1922 in un particolare quadro storico politico, quello del 1921-1922 in Provincia di Pisa.
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Storia della morte di un mezzadro cascianese, Gino Bonicoli, il 1 giugno 1922 in un particolare quadro storico politico, quello del 1921-1922 in Provincia di Pisa.
Pertendo dal presupposto che, nella società toscana dʼAntico Regime, il mercato è soprattutto un luogo del diritto, uno specifico ente fisico dellʼuniverso giuridico, dominato non già dalla regola dello scambio ma, al contrario, da un sistema positivo di regole e di norme rigidamente organizzato, il saggio tenta una pagina di storia dei prezzi in Toscana nella seconda metà del settecento, utilizzando fonti soprattutto di storia giurisdizionale e strettamente giuridica, oltre a libri di conti di provenienza privata: teatro dello studio è il mercato di Pontedera, all'epoca uno dei più importa
Il Conte Agostino Agostini racconta la nascita del Caffè dell'Ussero, attraverso la narrazione della storia della sua famiglia, intrecciata a quella di Pisa, dalla conquista fiorentina fino a quella napoleonica.
Infine, narra la nascita, nel secondo dopoguerra, dell'Accademia dell'Ussero come sodalizio culturale pisano che ha visto illustri presidente e componenti, tra questi il perignanese Bino Sanminiatelli.
In occasione della Giornata nazionale di mobilitazione Anpi per il Tesseramento 2013 il Comitato provinciale di Viterbo organizza la presentazione di BASTARDI SENZA STORIA. Dagli Arditi del popolo ai Combattenti rossi di prima linea: la storia rimossa dell’antifascismo europeo di Valerio GENTILI (Roma, Castelvecchi, 2011, pp. 185)
e del Calendario 2013 dell’Archivio dell’Azione antifascista internazionale
A Torino, il 17 e il 18 novembre 2012, si terrà l'assemblea generale di Storie in movimento presso il "Fuoriluogo Arci club" in Corso Brescia 14/C.
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Può capitare: uno cerca di immaginare come fosse la propria città, mettiamo, una cinquantina di anni fa ma non ci riesce: spesso la fantasia può non arrivare a tanto.
Sono ormai circa dieci anni, dall'emanazione della legge 211 del 2000, che celebriamo la Giornata della Memoria. Un'ottima occasione, per ricordare, ogni 27 gennaio, le disumane conseguenze dell'odio alimentato dall'ignoranza.